La pacreatite del gatto è una patologia molto importante che dipende da un’infiammazione del pancreas, una ghiandola che fa parte dell’apparato digerente e che regola il metabolismo dello zucchero. La pancreatite, se non viene curata in tempo, può portare a conseguenze gravissime per il tuo gatto.
Al presentarsi dei primissimi sintomi, quindi, è importante spostarsi subito da un veterinario per un’analisi approfondita. In questa guida ti parleremo della pancreatite nel gatto, spiegandotene le caratteristiche e i sintomi, in modo che tu possa rivolgerti subito ad uno specialista per un consulto.
Essendo la diagnosi e la cura molto complesse, il consiglio è quello di registrarsi subito l’applicazione gratuita di DoctorVet, per raccogliere tutte le informazioni sulla storia clinica del tuo gatto e le annotazioni del veterinario per avere sempre tutte le indicazioni a portata di mano.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
Cos’è la pancreatite?
Il pancreas è una ghiandola localizzata nell’addome del tuo gatto, vicino al piccolo intestino, serve per regolare le funzionalità del gatto e si occupa di controllare il metabolismodello zucchero nel sangue e partecipare attivamente al processo di digestione.
La pancreatite del gatto, invece, è un’infezione dell’organo ghiandolare che si esprime attraverso sintomi gastro-intestinali e può si divide in pancreatite acuta e pancreatite cronica. Nel primo caso si tratta di un episodio acuto ed isolato al termine della cui cura, il gatto si trova pienamente in salute; la seconda è un fenomeno che si ripete con frequenza nella storia clinica del gatto e che può portare ad un’insufficienza pancreatica e quindi alla morte dell’animale.
Quando si verifica la pancreatite nel gatto si assiste ad un’iperproduzione di enzimi digestivi che non avendo cibo da attaccare, si rivolgono alle pareti dell’apparato digerente e dell’intestino con reazioni a catena da parte di tutti gli organi, che tentano, senza successo di proteggersi. Intervenire tempestivamente è l’unico modo per preservarne la salute sul lungo termine.
Sintomi e diagnosi della pancreatite
I sintomi della pancreatite nei gatti si manifesta con sintomi piuttosto diversi e ciò rende molto difficoltoso giungere ad una diagnosi.
I più comuni sono:
- Rifiuto di nutrirsi;
- Letargia;
- Disidratazione;
- Disturbi nel movimento;
- Difficoltà respiratorie;
- Vomito;
- Diarrea;
- Debolezza;
- Febbre.
Per giungere ad una diagnosi della pancreatite del gatto bisogna sottoporre l’animale a un esame del sangue per rilevare la concentrazione della lipasi pancreatica (il cosiddetto test SNAP fPLI).
Questo tipo di test è molto rapido e oramai si effettua direttamente nello studio del veterinario, per essere poi confermata in laboratorio. Si può procedere poi anche ad un’ecografia addominale per verificare lo stato di salute del pancreas.
Come curare la pancreatite acuta e cronica nel gatto
Per curare la pancreatite del gatto bisogna prima di tutto indagarne le cause per intervenire alla fonte. Una volta individuate le ragioni del malessere, il veterinario prescriverà una serie di soluzioni farmacologiche per migliorare il suo stato di salute, oltre ad un’alimentazione povera di proteine, numerosi liquidi e analgesici per il trattamento del dolore.
Nei casi gravi o cronici si renderà necessaria un’ospedalizzazione del gatto per qualche giorno o settimana per un trattamento intensivo per evitare o intervenire direttamente su un’insufficienza pancreatica esocrina o sul diabete sviluppati come conseguenza dell’infiammazione.
Differenza fra pancreatite acuta e insufficienza pancreatica
L’insufficienza pancreatica, chiamata più tecnicamente, insufficienza pancreatica esocrina (EPI), è una conseguenza della pancreatite acuta nel gatto; uno stato fisico dell’animale che consiste nell’incapacità dell’organismo di produrre o trasportare enzimi digestivi con conseguenze molto gravi sull’organismo del gatto che risulta debilitato e in alcuni casi, impossibilitato a svolgere le sue funzioni fondamentali.
Spesso ci viene posto questo quesito: “La pancreatite è pericolosa per il gatto?” la risposta è difficile da dare perché dal tipo di infiammazione che si è sviluppata. Nel caso di insufficienza pancreatica o di diabete può diventare molto pericolosa per il gatto portando anche alla morte, ma nelle forme lievi non c’è nulla da temere. Rivolgiti ad un veterinario per essere informato sulla terapia corretta da seguire.
Alimentazione per curare la pancreatite
Il trattamento dietetico della pancreatite nel gatto è molto controverso perché esistono opinioni molto differenti in merito. Inizialmente si consigliava di sospendere cibo e liquidi per almeno 48 ore (o più a seconda della persistenza del vomito); molti pazienti, però, incorrono in una malnutrizione con risposta immunitaria diretta: le ultime indicazioni suggeriscono invece una somministrazione controllata del cibo con basso contenuto proteico e alta digeribilità.
Rivolgiti al tuo veterinario per conoscere l’alimentazione migliore per il tuo caso specifico in modo da non commettere errori per la salute del tuo gatto.
Come prevenire la pancreatite nel gatto?
Non esistono studi sulla prevenzione alla pancreatite del gatto ma è buona norma osservare un’alimentazione sana e controllata. Per evitare che il pancreas s’infetti nuovamente, il tuo gatto dovrà avere uno stile di vita esemplare e una nutrizione equilibrata, idratarsi spesso e controllare l’obesità. In questo modo potrai evitare che il tuo gatto sviluppi patologie come la pancreatite e il diabete.
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Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
FAQ – Domande e risposte sulla pancreatite del gatto
I tempi di guarigione dalla pancreatite del gatto dipendono dalla gravità dell’infiammazione al pancreas: potrebbe trattarsi di pochi giorni, settimane o mesi.
I sintomi più comuni della pancreatite sono la letargia, la disidratazione, i disturbi del movimento, vomito, diarrea, febbre e debolezza del gatto.
La pancreatite del gatto si cura con una terapia farmacologica mirata e prescritta dal veterinario che prevederà, poi, in un secondo momento anche un’alimentazione a scarso contenuto proteico.
La pancreatite nella sua versione lieve non è pericolosa ma può portare anche, se trascurata, ad una insufficienza pancreatica, al diabete e poi alla morte del gatto.
Sì ci sono: vengono prescritti regolarmente dal veterinario, dopo che lo specialista ha accertato che si tratti effettivamente di pancreatite del gatto.
La pancreatite del gatto può essere prevenuta con un’alimentazione controllata, un’idratazione costante e, in generale, uno stile di vita molto sano.