Cistite del cane: come riconoscerla e come curarla
La cistite del cane è un’infiammazione alle pareti della vescica che causa fastidi e dolori agli animali colpiti. E’ un disturbo molto frequente e, sebbene non sia una malattia grave, spesso non la si riconosce e si interviene solo quando è ad uno stadio avanzato. Per evitare che il nostro cane soffra, è importante sapere come riconoscere la cistite del cane e come curarla sin da subito.
CARTELLA CLINICA VETERINARIA
La cartella clinica veterinaria di DoctorVet consente di registrare e aggiornare informazioni importanti sulla salute del proprio animale, tra cui vaccinazioni, trattamenti periodici, diagnosi, prescrizioni, esami, referti e note cliniche. Attiva i promemoria per una gestione più facile ed efficace
Il veterinario può aggiornare la cartella clinica con nuove informazioni, prescrizioni o terapie, analisi, esami e referti, consentendo una migliore gestione della salute dell’animale, anche tramite i pratici promemoria.
Cos’è la cistite
La cistite è un’infezione a carico delle vie urinarie che colpisce la vescica dei cani. Infatti, nel linguaggio medico il termine cistite significa proprio infiammazione della vescica urinaria. Come avviene per le persone, la vescica dei cani fa da serbatoio: raccoglie l’urina che viene prodotta dai reni e la trattiene finché non viene espulsa attraverso l’uretra.
Se la vescica e le sue pareti sono infiammate, il cane avvertirà fastidio, bruciore e dolore, a seconda che l’infiammazione sia all’inizio o ad uno stadio più avanzato. Usa la cartella clinica veterinaria di doctorvet per tenere traccia di ogni eventuale disturbo o cambio di comportamento.
Oltre a questo, il cane avvertirà la continua e impellente necessità di urinare anche se la vescica sarà vuota. Per questo i cani che soffrono di cistite sono spesso irrequieti.
Questa infiammazione è molto frequente e colpisce tutte le razze di cani e a tutte le età, con maggiore frequenza nei cani femmina. Questo non significa però che anche i cani maschi possano soffrire di cistite, studi dimostrano infatti che il 14% dei cani domestici ha sofferto di cistite almeno una volta nella vita.
Dire che la cistite è un’infiammazione delle vie urinarie però, non dice molto riguardo alla sua natura poiché ve ne sono di molti tipi.
Per questo i medici veterinari distinguono le cistiti del cane in base alla loro causa scatenante. Esistono infatti cistiti metaboliche, tossiche, neoplastiche, batteriche e meccaniche. Nei cani la cistite batterica è in assoluto quella che si verifica con maggior frequenza.
Le cause della cistite del cane
Le cause della cistite del cane sono molte, ma la più frequente resta quella di un’infezione batterica. Nella maggior parte dei casi è il batterio della Escherichia coli che causa l’infiammazione.
Spesso è un’infiammazione di tipo ascendente: questi batteri, presenti nell’intestino, passano dalla zona dell’ano all’uretra e poi risalgono fino alla vescica. Qua iniziano un processo di colonizzazione che porterà poi al manifestarsi dell’infezione.
Questo non è l’unico modo in cui i batteri possono attaccare la vescica. Talvolta, infatti, i batteri non provengono dall’ano ma dalla prostata nel caso di cani maschi o da un’infiammazione della vagina nel caso di cani femmina.
La cistite del cane è più frequente nelle femmine proprio perché la loro uretra è più corta di quella degli esemplari maschi, quindi i batteri si spostano nella vescica più facilmente. Come abbiamo visto esistono diversi tipi di cistite del cane. Oltre alla cistite batterica, altre cause, cause meno frequenti, possono essere:
- l’utilizzo di alcuni farmaci cortisonici o chemioterapici, che hanno come controindicazione l’abbassamento delle difese immunitarie del cane;
- il diabete del cane, cioè una situazione di glicosuria che determina la presenza di zuccheri nelle urine che agiscono in maniera negativa sulla flora batterica del cane;
- un tumore alla vescica;
- il morbo di Cushing;
- calcoli vescicali.
Tipi di cistite batterica nel cane
La cistite batterica del cane è classificata anche in base alla frequenza con cui si presenta:
- La cistite batterica sporadica è frequente nei cani e solitamente colpisce soggetti privi di anomalie e patologie del tratto urinario. Ci troviamo in questa categoria se il cane rileva meno di tre episodi di cistite batterica in un anno.
- La cistite batterica ricorrente invece si ha quando ci sono tre o più episodi di cistite del cane nell’ultimo anno, oppure due o più negli ultimi 6 mesi.
Ovviamente, a seconda che la cistite del cane sia batterica sporadica o batterica ricorrente, il veterinario stabilirà terapie differenti.
Cistite del cane: i sintomi
Il sintomo principale della cistite del cane è la frequente e impellente necessità di urinare (pollachiuria).
Questo perché una vescica con le pareti infiammate non è in grado di contenere e immagazzinare l’urina. Nel caso di cistite del cane, infatti, la minzione è più frequente e meno abbondante.
Ciò comporta che il cane possa fare pipì dentro casa, che sia irrequieto e che non ubbidisca. Questi aspetti comportamentali, soprattutto se non caratteristici del nostro cane, sono sicuramente significativi come sintomi dell’infezione.
Facendo una lista dei segnali che si possono notare, comportamentali e non, possiamo dire che i principali sintomi di cistite del cane sono:
- Iperattività e irrequietezza causate dall’aumento del bisogno di urinare;
- Dolore al momento della minzione (stranguria);
- Sforzo nel fare la pipì;
- Tracce di sangue nell’urina e talvolta anche di pus;
- Cattivo odore dell’urina
- Urina poco abbondante
- Incontinenza.
Riconoscere i sintomi di cistite del cane è di fondamentale importanza almeno per due motivi. Innanzi tutto si permette di intervenire prima possibile, evitando che l’infezione peggiori e risparmiando al nostro cane sofferenze e cure più pesanti.
In secondo luogo, una volta accompagnato il cane dal veterinario, le prime domande saranno proprio incentrate su quali sintomi abbiamo notato.
Questo perché già da una prima ricostruzione fornita dal padrone del cane, il veterinario può farsi un’idea della situazione in cui l’animale versa, e sa con che tipo di verifica iniziare ad approfondire la visita.
La diagnosi di cistite del cane
Sicuramente se si ha il dubbio che il nostro cane possa soffrire di cistite, la cosa più opportuna da fare è quella di portarlo ad una visita veterinaria. Qua avrete una diagnosi precisa e capirete le cause di questa infezione; sarete inoltre sicuri di avere una cura efficace e certa per far stare meglio il vostro cane nel minor tempo possibile.
Dopo una breve serie di domande che il veterinario vi rivolgerà in merito ai sintomi che avete riscontrato, si procederà con test e analisi per effettuare la diagnosi.
Innanzi tutto lo specialista realizzerà delle analisi delle urine dell’animale verificando dei parametri come pH, globuli rossi, globuli bianchi e la presenza di sangue. Questo permetterà di confermare la diagnosi e di capire le cause che hanno scatenato l’infezione.
Le analisi effettuate sulle urine devono essere accompagnate da un’anamnesi completa con informazioni sul periodo di inizio, durata e andamento dell’infezione, di eventuali trattamenti già utilizzati o in corso.
Qualora il veterinario lo reputi necessario, potrà eseguire dei test di approfondimento, come una radiografia, una ecografia o un’endoscopia. L’esito dell’urinocoltura può essere positivo, con l’individuazione del batterio e la relativa quantità presente, o negativo.
Talvolta può accadere che l’esito delle analisi sia negativo, nonostante la presenza di batteri. Di seguito le principali cause:
- terapie antibiotiche in atto o da poco terminate;
- scorretta conservazione del campione;
- batteri non vitali o pochi batteri presenti nel campione;
- altre patologie come neoplasie, patologie prostatiche o cristalluria.
Come curare la cistite del cane
Se il veterinario ha accertato la presenza di cistite del cane, la cura migliore resta il trattamento antibiotico, che solo lo specialista può prescrivere. La scelta dell’antibiotico e delle quantità da prescrivere è molto delicata, poiché si basa sulle caratteristiche fisiche dell’animale e sul fatto che occorre per eliminare un’infezione nella vescica: organo contenitore delle urine.
Oltre a stabilire il tipo di farmaco e le relative quantità di somministrazione, il veterinario deciderà la durata del trattamento che di solito va da una a tre settimane. La raccomandazione è di non sospendere e di non variare mai le prescrizioni del veterinario, ma di consultarlo qualora dovesse sorgere qualsiasi dubbio a riguardo.
La delicatezza della cura della cistite del cane non ha tanto a che fare con la pericolosità dell’infiammazione, bensì dalla significativa tendenza alle recidive di questa patologia. Nei casi in cui la cistite sia accompagnata da situazioni come calcoli vescicali, diabete, o altre situazioni patologiche, il veterinario curerà sia l’infiammazione sia la causa scatenante.
In ogni caso far bere molta acqua al vostro cane, lo aiuterà a stare meglio e a riprendersi più in fretta. Al termine del trattamento antibiotico occorre attendere qualche giorno ed effettuare delle nuove analisi delle urine per verificare che l’infiammazione sia definitivamente curata. Nei casi in cui il trattamento antibiotico non abbia gli effetti sperati e nei casi di cistiti ricorrenti, occorre necessariamente eseguire degli esami più approfonditi per individuare la presenza di altre cause patologiche o di predisposizione dell’animale.
Come prevenire la cistite del cane
Per prevenire i casi di cistite del cane, è necessario osservare delle buone pratiche.Innanzi tutto fare molta attenzione alla pulizia e all’igiene del cane, soprattutto nella zona dell’ano e soprattutto negli esemplari femmina per la maggior probabilità di infezione.
In secondo luogo è fondamentale portare il cane dal veterinario per i controlli regolari mirati non solo ai cicli di vaccinazione ma anche a fare dei check up che mirano proprio a prevenire infezioni e patologie. Inoltre, anche la quantità d’acqua bevuta dal cane può aiutare, non solo nella fase di cura, ma anche di prevenzione dell’infezione.
Anche l’alimentazione del cane svolge un ruolo fondamentale. Sicuramente l’utilizzo del sale nel preparare il cibo casalingo è da evitare, così come dare degli avanzi delle nostre pietanze. Queste, infatti, possono causare patologie a carico dell’apparato urinario come calcoli e cistite.
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FAQ – Domande e risposte sulla cistite del cane
Se il cane ha la cistite lo si capisce per alcuni suoi comportamenti, sicuramente la sua irrequietezza e il bisogno frequente di urinare. Nei casi di cistite il cane può lamentarsi per i dolori nel fare la pipì che di solito è poca, torbida e a volte maleodorante. In alcuni casi ci possono anche essere tracce di sangue o pus.
Se il cane ha la cistite la prima cosa da fare è recarsi dal veterinario e rispondere alle domande che farà. Questo serve per iniziare a creare un’anamnesi completa dell’animale. Dopodiché è necessario affidarsi alle prescrizioni dello specialista che nella maggior parte dei casi inizierà con delle analisi di urine dell’animale. Nel frattempo occorre avere cura dell’igiene, dell’alimentazione e dell’idratazione del nostro cane.
La durata dell’infiammazione varia al variare di alcune circostanze. Se è ad uno stadio iniziale una cura tempestiva può eliminare l’infiammazione in tempi brevi, al contrario di quanto avviene nei casi di cistite ad di stadio avanzato. Anche la causa che ha scatenato l’infiammazione influisce sui tempi di cura. La cura più frequente, con un trattamento antibiotico prescritto dal veterinario dura da una alle tre settimane.
La causa principale per cui un cane può avere la cistite riguarda il proliferare di batteri nella vescica, soprattutto il batterio dell’Escherichia coli. Questi batteri passano dalla zona dell’ano all’uretra e poi risalgono fino alla vescica, dove iniziano a colonizzare, determinando l’infezione. In alcuni casi i batteri possono provenire dalla prostata dei cani maschi o dalla vagina nei cani di sesso femminile.
Dopo aver avuto il consenso del veterinario, ci sono alcuni rimedi naturali che possono aiutare il nostro cane con la cistite. Sono da prediligere i mirtilli che aiutano ad abbassare i livelli di pH delle urine e quindi impedire ai batteri di svilupparsi nella vescica. Allo stesso modo agisce l’aceto di mele, del quale si può mettere una piccola quantità nell’acqua o nel cibo. Infine, anche un integratore naturale di vitamina C può sicuramente aiutare.